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Le Griffe Napoletane protagoniste nel mondo

  13 Gennaio 2017

Sartoria tradizionale e design innovativo conquistano le principali passerelle del sistema moda.

Negli anni si è confermato come uno degli appuntamenti imperdibili per le eccellenze della moda made in Naples. E conserva certamente il suo enorme potenziale di vetrina rivolta al mondo e di termometro su tutto quello che si inventa e si progetta nel settore. Eppure, il Pitti per molti brand dell’alta sartoria partenopea non rappresenta più anche un’occasione unica per fare business. Infatti, molte griffe della sartoria napoletana, come Isaia, dopo anni di partecipazione convinta, scelgono di disertare l’edizione fiorentina di gennaio 2017. Altre aziende, invece, stanno al gioco e ci saranno, consapevoli di incontrare più blogger che buyers, per poi concentrare gli incontri commerciali nei propri store a Milano o a Napoli con eventi dedicati ed esclusivi.  In sostanza, si “mettono in mostra” al Pitti e si “vendono” altrove.

E’ la scelta di Flannel Bay Napoli, che sarà a Firenze con la sua giacca destrutturata e con un concetto di packaging totalmente innovativo. «Dopo 12 anni di partecipazione attiva – spiega il numero uno Giovanni Laezza, che con il fratello Antonio guida l’azienda per la terza generazione – da tre anni abbiamo deciso di esporre nello showroom del Pitti alcune novità della Collezione invernale, ma per i giorni successivi avremo una serie di sfilate ah hoc per i compratori, quasi on demand, all’hotel Roma di Milano con i clienti esteri e alcuni eventi dedicati a loro». Protagonista, accanto agli abiti di alta sartoria, sarà l’ultima arrivata in casa Vesuvio: la giacca invernale completamente decostruita, in cashmere, che si piega come un maglione. Infatti, avrà un particolare box che la conterrà e sarà in diverse gamme di colori: dal “blu Napoli”, “al royal” e “president”, lasciando al passato il classico “Fumo di Londra”.

Al piano attico, accanto alla Lauge, quindi con uno spazio open, ci saranno certamente le ultime creazioni di Castori. Come ha anticipato Vito Viscido, amministratore delegato dell’azienda, «avremo uno spazio aperto sempre al pubblico, concepito come una gioielleria. Sulle pareti esterne, all’estremità dello stand, ci saranno delle teche con tutte le nostre scarpe “limited edition”, ovviamente tutte cucite a mano, in colori nuovi studiati apposta per la collezione winter». Per l’inverno, infatti, il brand partenopeo, guarda a nuovi mercati come gli Usa, il Nord Europa e il Canada e propone una virata importante verso il casual. Scarponcini che possono essere utilizzati anche tutti i giorni, caldi e anche pronti a sfidare il fondo roccioso. Informalità che non vuol dire rinunciare all’alta qualità con imbottiture interne di pelliccia di mormora o di castoro, oppure, ancora, in pelliccetta. All’esterno anche coccodrillo a prova di montagna. Si rinnovano anche i colori: dai classici testa di moro, al blu e al nero, fino a tonalità più accese, come il kaki e l’arancio. Con l’opzione dei doppi lacci: colorati oppure neutri.

Non ha ancora definito se con un proprio stand o con diverse soluzioni, ma il marchio Ulturale, per la quarta stagione porterà al Pitti al propria collezione di cravatte. Per il 2017, il brand famoso per i cornetti, farà debuttare le nuove cravatte con stampe pensate in esclusiva dalla direzione creativa dell’azienda. Si ritorna al filone del mondo della scaramanzia con tessuti e disegni ad hoc per l’inverno 2017. Fantasie che si ritroveranno anche nella linea di pochette e di calze.

Tra i più importanti brand del made in Naples, a Firenze, ci sarà anche Kiton. Non con il marchio più noto, ma con due della stessa famiglia. Tutto, però, è ancora in cantiere e fino a quando tutti i dettagli delle nuove collezioni non saranno completi tutto deve restare assolutamente top secret. «Esporremo attivamente e con convinzione», annuncia anche Paolo Scafora, numero uno dell’azienda che dal 1956 produce calzature pregiate. A Firenze presenterà una collezione di scarpe artigianali che si caratterizzano con un unico fil rouge: la sfida al chaos. Facendosi interprete della lezione degli antichi greci, il brand si fa interprete nel dare una forma univoca a visioni artistiche contrastanti con forme asimmetriche, linee irregolari ed elementi decorativi non convenzionali.

Dopo un decennio, invece, dice addio al Pitti, il marchio di accessori Besire. «Per il lancio del nostro inverno 2017 – annuncia il creatore del brand Valerio D’Angelo, alla guida dell’impresa con il fratello Diego – abbiamo organizzato una tre giorni nel nostro store a Corso Venezia a Milano. Ci saranno incontri rigorosamente a porte chiuse solo per i nostri clienti e partner per il franchising». Al Pitti Belsire aveva portato gli Sciuscià e realizzato anche dei mini eventi, ma per quest’anno l’attenzione è tutta su Milano per proporre la nuova “pelle” del marchio che, partendo dalla tradizione, introduce nuovi materiali all’interno e all’esterno: capra e pelle o velluto e pelle. Con una punta di estrosità con le scarpe bicolor e puntando sempre alla comodità con le suole in gomma super light resistenti anche alle camminate di tutti i giorni. Grande novità: il denim per assicurare massimo confort.

 

> di Eleonora Tedesco

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